Daò

L'artista Daniela Romanò

“La vita è la mia tela bianca. La mente, strumento del gusto.

                                      Daò”

Pittrice, scultrice e fotografa nasce a Milano e lavora nell’arte contemporanea.
Opere di alto impatto visivo caratterizzate da attraenti rilievi ed intensi colori, tra i quali spiccano l’oro, il bronzo e l’argento spesso contrapposti al rosso e al nero. Accesi contrasti anche nelle opere fotografiche, quasi a sostituire la parte materica delle opere pittoriche. Alternanza tra forme pure e sinuose figure nelle sculture.

“Ciò che proietto sulle mie tele non è altro che la materializzazione e la concretizzazione di una visione fantastica: vedo luoghi luminosi ed oscuri… ampi spazi e figure che chiedono d’essere interpretate… e dopo una lunga passeggiata in queste terre infinite, l’opera si presenta ai miei occhi, ed io la presento a voi.

Daò”

BIO

Spinta dalla sua passione per l’arte e dalle doti che ha sempre manifestato nel campo del disegno sin da bambina, orienta i suoi studi liceali verso l’Umberto Boccioni dove consegue la maturità artistica. Il suo interesse per l’arte ha sempre cercato nuovi spazi ed orizzonti, ampliando la sua conoscenza personale verso approfondimenti da autodidatta e non. Volge ad esempio il suo interesse verso l’air-painting (aerografia), tecnica che le permette di sperimentare nuove sensazioni grafico-illustrative.

La comunicazione insita nell’arte e nel mondo in sè la spingerà ad abbracciarla nel senso più ampio del termine continuando i suoi studi in campo creativo e laureandosi in Art Direction.

La gestualità, l’istinto ed i tratti impuri della sua formazione diventano così più maturi, più precisi e “consapevoli”, permettendole di attingere alle più svariate esperienze materiche del suo bagaglio culturale.
Questa per lei era arte: l’arte del riuscire a “rendere visivo” tutto ciò che meritava d’essere visto… l’arte del creare arte utilizzando tecniche e generi diversi.

Cominciò a soddisfare così dal 1996 le più disparate richieste di disegni figurativi di ogni genere e dimensione, spaziando da nudi a carboncino e gessetto, ritratti a sanguigna e matita, a paesaggi fioriti ad olio e temi ad acquerello, china e china acquerellata, sculture in creta e gesso ed immagini realizzate appunto tramite aerografia.

La duttilità che la caratterizza le ha sempre permesso di trovare collocazioni diverse, multiple, sfociando poi verso la scelta: un’identificazione personale più completa nei confronti di ciò che riusciva a creare… UNA SUA ARTE.

Tutti i soggetti, seppur mantenendo un’identità riconoscibile di fondo, riportano allo stato d’animo ed al concept che l’Artista vuole comunicare nel momento in cui dà vita ad una creazione: la scelta dei colori, dei materiali e degli scorci prospettici risulta così plasmata sul significato che le viene attribuito.

A livello scenico i paesaggi sono delle “visioni” dai particolari ricorrenti: i rilievi, gli scorci, le tecniche ed i colori che tendono costantemente verso l’oro o l’argento, qualche tocco di bronzo, il nero ed il rosso scuro.
Anche le SABBIATURE contribuiscono a “segnare” le sue opere, come quelle quasi “zebranti” dei nudi che ne seguono l’anatomia artistica o quelle che ne delineano i soggetti in altri quadri. Alcuni fondi si manifestano in stesure monocromatiche assumendo più un effetto tessuto/seta che un aspetto dipinto… altri invece s’increspano per dare vita ad intrecci cromatici più complessi.

Ma in ognuna delle opere, sempre e comunque, si assapora l’armonia dell’intuizione “forte e pulita” unita alla capacità tecnica con cui viene realizzata.

Dave Vassar Smith